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    Iva Berasi - articoli, lettere e interviste dalla stampa
          
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Trento, 8 giugno 2006
«DONNE OSTACOLATE IN POLITICA?
BOSIN HA RAGIONE E NON È SOLA»

Da Predazzo parla l’assessore provinciale alle Pari opportunità, Iva Berasi
da l’Adige di giovedì 8 giugno 2006

L’assessore provinciale alle Pari opportunità, Iva Berasi, commenta con una nota quanto dichiarato da Maria Bosin, ex membro della giunta comunale di Predazzo, circa l’esperienza negativa vissuta sia sul piano strettamente politico sia su quello delle relazioni di genere.

«Fanno riflettere - scrive Iva Berasi - le parole di Maria Bosin, quelle che ripetono ciò che spesso si sente ancora dire dalle donne attive nel mondo della politica: ‘atteggiamento nei miei riguardi in quanto donna: ciò che non avevo mai provato nel lavoro l’ho vissuto in giunta’. È senz’altro vero che oggi esistono leggi che intendono garantire la parità e le pari opportunità tra uomo e donna, ma è altrettanto vero che ancora resistono profondamente modelli di comportamento e aspettative ‘di genere’, che culturalmente ci condizionano nelle relazioni tra uomini e donne. Modelli che determinano i ruoli e i rapporti familiari, i rapporti di lavoro e, naturalmente, anche i comportamenti in politica. Gli atteggiamenti segnalati e stigmatizzati da Maria Bosin non sono vissuti soltanto da lei: si tratta di un elemento presente nella vita politica che anche molte altre donne mettono in luce. In alcuni gruppi di studio che abbiamo sperimentato tra le donne elette in Trentino, la scarsa collaborazione e la scarsa trasparenza, il limitato coinvolgimento da parte dei colleghi maschi è uno degli aspetti critici che molte hanno dichiarato di aver incontrato e di incontrare tuttora nell’esercizio del proprio ruolo politico-amministrativo.

È importante, pertanto, riconoscere e ricordare a Maria Bosin, ma anche a tutte le donne in politica, che esiste un elemento di resistenza nei confronti della partecipazione femminile alla vita pubblica che non dipende da un singolo ‘disagio personale’, ma rappresenta un comportamento diffuso che può trasformarsi in un elemento di difficoltà per le donne presenti nel mondo politico. Si tratta quindi di resistere e continuare ad agire per rafforzare il radicamento della politica sul principio democratico della partecipazione e non del mero consenso».

 

  Iva Berasi

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